Il 6 dicembre dell’anno scorso la consigliera Lucia Coppola chiede al Presidente della PAT, Walter Kaswalder, di prendere in considerazione e rispondere alle proteste delle animaliste valtellinesi (Stefania, Barbara e Daniela), ormai da mesi impegnate in uno sciopero della fame per lə orsə detenutə al Casteller.
Risponde pochi giorni fa, l’8 febbraio 2021, l’assessora provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli, facendo delle affermazioni a dir poco aberranti.
Per quanto riguarda le solite bugie (bugie che Zanotelli continua a dire e scrivere senza alcuna vergogna, nonostante sia stata pubblicamente sbugiardata da un video pubblicato recentemente per la campagna #StopCasteller, in cui vengono mostrate le condizioni in cui versano lə orsə detenutə nella struttura: https://fb.watch/3BDyLfuowB/) ribadiamo che:
– il rischio di aggressione nei confronti dell’essere umano è davvero molto limitato, se non nullo, e questo per una serie di caratteristiche insite nella natura dell’orsə stessə, per cui rimandiamo allə etologə;
– questo è dimostrato dal fatto che, a fronte dellə 34 orsə ammazzatə per mano umana in Trentino negli ultimi anni, non vi sia stato nemmeno un caso di morte umana per mano plantigrada – i casi di “aggressione” sono stati sporadici, non gravi e dovuti alla cattiva condotta umana (e d’altronde la PAT non ha investito un centesimo dei milioni ricevuti dal progetto Life Ursus nell’educazione dellə civili alla convivenza con lə orsə), tutto il resto è inutile e strumentale allarmismo;
– se alla PAT interessasse davvero il benessere cittadino, si muoverebbe laddove questo è messo più a rischio: secondo l’AVC (Associazione Vittime della Caccia), nella stagione venatoria 2019/2020, tra il primo di settembre e l’ultimo di gennaio, ci sono stati in Italia a causa della caccia ventisette mortə e cinquantadue feritə, di cui una parte non erano cacciatori.
Però gente come Zanotelli e Fugatti è la prima sostenitrice dei cacciatori e dei loro disgustosi interessi. Non solo, il sito dell’Agenzia Europea per l’Ambiente riferisce che nel 2014 in Italia 84.400 morti premature erano attribuibili all’inquinamento atmosferico (polveri sottili e ossidi di azoto e ozono): questa gente (ancora Zanotelli e Fugatti) è la stessa che, in nome di un turismo sfrenato di massa, sta portando a un innalzamento vertiginoso dei livelli di inquinamento in Trentino. E di esempi se ne potrebbero fare molti altri.
Inoltre, fare riferimento alla Costituzione in questi termini non è un errore banale, perché non si tratta solo di una sovrainterpretazione della Carta (che è invero già di per sé grave, dal momento che siamo davanti a un atto pubblico firmato da una politica), ma si tratta di una strumentalizzazione fascista della stessa (il che è quantomeno offensivo, se ricordiamo in quale contesto nasce e si sviluppa la nostra Costituzione).
Il concetto di razza, ripreso nella Costituzione proprio in senso anti-fascista, si lega a doppio filo con il concetto di specie, per cui ormai sono infiniti i contributi che dimostrano come colonialismo, razzismo e specismo siano sistemi oppressivi strettamente legati fra di loro.
Dire che «il diritto alla vita ed alla dignità dell’uomo è prioritario rispetto a quello degli animali» (come se l’essere umano non fosse un animale, “se non altro perché così prevede la biologia”) non è solo un’affermazione che tradisce un certo gusto catto-bigotto, ma si inserisce anche a pennello in una visione di sfacciata estrema destra, per cui non solo gli animali non umani non valgono nulla, ma nemmeno alcune categorie di animali umani, se vogliamo dirla tutta, dato che questa è la stessa gente che fa morire i migranti in mare. Ecco, re-interpretare e strumentalizzare la Costituzione per legittimare dinamiche fasciste è gravissimo e inaccettabile.
Non possiamo non chiederci fino a che punto arriveranno Fugatti e Zanotelli, insieme alla PAT e tutte le istituzioni conniventi, per difendere quello che, lo ribadiamo, non è altro che un piano di sterminio per orsə.
Siamo stufə delle loro disgustose bugie, del loro operato disonesto e tossico, ed è per questo che il 10 aprile saremo a Trento per la manifestazione nazionale #StopCasteller. Vi aspettiamo!